Facendo crollare con il brillare delle mine le volte delle caverne
di pozzolana sui resti dei trucidati, le S. S. cedettero di aver riempito per
sempre la loro bocca di terra affinché non parlassero. Dai loro Sacelli
nella vasta Tomba delle Ardeatine quei Morti gloriosi Vi parlano. Si rivolgono
a Voi, che Vi incamminate per il sentiero della vita, non già per rinnovare
odi e divisioni ma per ricordarVi che Essi morirono per l'Italia, per un'Italia
per sempre libera da dittature, violenza e guerre.
Nel buio dell'antro, illuminato dal bagliore di torcie sinistre, perirono cattolici
ed ebrei, credenti ed atei, carabinieri e comunisti, democristiani e liberali,
repubblicani e monarchici, ufficiali e soldati d'ogni arma, vecchi e ragazzi,
espressioni dei più diversi ceti sociali. In quell'inferno si levò
benedicente la mano d'un sacerdote condannato a morte per gli altri. Questo
dicono i Morti delle Ardeatine: in quell'attimo orrendo noi conoscemmo una indistruttibile
unità resa sacra dalla maestà della morte.